I simboli della street art
La street art, tra le varie forme di arte visuale è forse quella maggiormente legata ad un’idea politica collettiva.
Una delle finalità della street art, infatti, consiste nel catturare l’attenzione generale, trasmettendo un messaggio critico e sarcastico nei confronti di vari fenomeni sociali o politici, il più delle volte di importanza mondiale.
Per esprimere tali messaggi, in alcuni casi spiegati dagli stessi autori, si fa spesso uso di simboli già visti in precedenza in altre opere, anche di artisti differenti.
Dal bacio alla colomba, dal cuore infranto al palloncino, dal simbolo della pace a quello del dollaro o del McDonald.
Un esempio celebre è l’opera muraria realizzata dall’artista russo Dmitri Vrubel sulla parte est del Muro di Berlino.
Il dipinto, che rappresenta il bacio tra il leader dell’Unione Sovietica Leonid Brezhnev ed il suo omologo della Germania dell’Est Erich Honecker, è una trasposizione di una fotografia scattata dal fotografo Regis Bossu nel 1979, in occasione della celebrazione dei 30 anni dalla fondazione della Repubblica Popolare Tedesca, conosciuta, appunto, come Germania dell’Est.
L’opera fu realizzata nel 1990, quindi dopo la fine ufficiale del Blocco di Varsavia, ed il suo nome, tradotto in italiano, è “Signore! Aiutami a sopravvivere a questo amore letale”.
Il significato dell’opera, a detta di Vrubel, fu quello di rappresentare i timori del popolo russo di perdere nuovamente la propria libertà personale in occasione di tanta complicità tra uomini di potere.
Il dipinto è ancora visibile presso la East Side Gallery, un tratto di muro lungo circa 1,3km rimasto con la funzione di museo e memoriale.
Con il passare degli anni, il simbolo del bacio ha mantenuto un significato analogo a quello datogli dall’artista russo.
Nel 2018, infatti, divenne celebre e virale un murales raffigurante un bacio simile tra l’allora presidente americano Donald Trump e il leader della Federazione Russa Vladimir Putin.
L’opera, denominata “Make Everything Great Again”, è situata nel centro storico della città di Vilnius, in Lituania, ma negli anni ha subito alcuni cambiamenti in seguito ad atti di vandalismo.
Oggigiorno, infatti, rappresenta una scena simile, ma al posto del bacio i due leader mondiali fumano insieme uno spinello condividendo i suoi fumi in modo intimo, simile appunto, ad un bacio.
Un altro esempio è “Kissing Coppers” del famosissimo artista Banksy.
L’opera realizzata nel 2004 tramite il metodo stencil rappresenta due poliziotti nell’atto di baciarsi, ed è situata nella città di Brighton, considerata come la capitale LGBTQ+ del Regno Unito.
Questa volta, in pieno stile Banksy, la complicità del bacio non è una denuncia nei confronti di interessi politici segreti, ma una provocazione contro i sentimenti anti-LGBTQ+, tanto che l’opera è stata più volte danneggiata negli anni successivi.
Anche a Roma esiste un murales simile che rappresenta la scena di un bacio, ed è stato realizzato presso la stazione Jonio, capolinea della linea metropolitana B1.
Raffigura un bacio tra due donne, ed è stato realizzato in stile “pixel art” (a quadretti, similmente alla grafica digitale) dall’artista italiano Krayon.
L’intento è di supportare la causa della comunità LGBTQ+ contro qualsiasi forma di discriminazione ed invitare le amministrazioni a favorire l’inclusività.
Nel murales è inserito anche il numero verde del contact center Gay Help Line, messo a disposizione dall’associazione Gay Center per rispondere alle richieste e le esigenze di cittadini vittime di omofobia e transfobia.
Possiamo quindi affermare che il simbolo del bacio rappresenta l’espressione di un’idea politica ampiamente condivisa ma distante dai centri del potere.
Come scrisse lo stesso Shakespeare nella sua opera tragica Romeo e Giulietta: “Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.”