Storia e Memoria non sempre vanno di pari passo, seppure sembrano quasi far rima tra loro, BANLIEUE (periferia in francese) è un reportage fotografico che racchiude entrambi questi elementi. Un progetto nato e cresciuto negli anni della pandemia, nei giorni silenziosi d’inverno, quando passeggiando per le vie del mio quartiere mescolavo ricordo e memoria, in un racconto lento e sospeso descritto attraverso gli scatti della mia 35 mm. Ne deriva così un progetto fotografico con scatti eseguiti con tecnica in bianco e nero, su pellicola dello stesso formato della storica LEICA (la famosa macchina fotografica che si usava nei primissimi reportage degli anni ’20 per intenderci!!). Questi elementi tecnici veicolati dalla volontà di mettere in luce determinati aspetti degli spazi descritti ci aiutano ad entrare nel racconto visivo del progetto. Un cammino che si mostra come una storia lenta e sospesa, narrante, attimi di sincera quotidianità. La volontà di svolgere un progetto sulle periferie romane nasce da un insieme di fattori. In primis quello storico, dato dai tempi della pandemia e dal rafforzamento del legame con la propria casa, intesa come spazio abitabile, estendibile sino ai confini del quartiere e a volte delle stesse città. In secondo luogo, la volontà di mostrare una quotidianità che in queste terre sembra scorrere più lenta, luoghi troppo spesso lasciati ai margini della società, altre volte oscurati dalla voce potente dei centri urbani e della frenesia del loro ritmo. BANLIEUE cerca quindi di riflettere su questi fattori, volendo dapprima mostrare il racconto legato alla memoria, caratterizzata dall’appartenenza ad una terra, e alla sua storia. Un progetto che da giovane fotograf* ho inteso come un ringraziamento a questi luoghi del cuore, che mi accompagnano dalla nascita, e che negli ultimi tre anni sono stati dei fedeli compagni di vita. Tutte le foto allinterno del numero sono state gentilmente concesse dall’artista Sagni 23