STORIA DEL NOME
Chi era la Maura cui è dedicata la torre che da il nome a questo quartiere? Nella zona, ancora oggi, sono presenti i resti di un’antica chiesa dedicata a Santa Maura, che ha poi dato il proprio nome a un vicino casale fortificato la cui torre è diventata “Torre Maura”. Ancora oggi, nella zona, è presente via del Fosso di Santa Maura. Tuttavia, come spesso succede per i nomi delle strade di Roma, i cui nomi passano di bocca in bocca talvolta da millenni, la situazione è un po’ più complessa. Non è detto, infatti, che tale chiesa fosse dedicata a Santa Maura (la chiesa cattolica celebra in tutto quattro sante, di cui solo due erano già venerate quando la chiesa, di origine paleocristiana, venne edificata.Sappiamo però che il territorio dove si trova era chiamato “Fundus Mauricius”, dal nome dell’antico proprietario in epoca romana: la chiesa, infatti, prese il nome probabilmente di “San Mauro” perché legato al territorio in cui si trovava. Da lì divenne poi Santa Maura, semplicemente per “corruzione popolare”, ovvero perché passando di bocca in bocca, anno dopo anno, finì per essere modificato. Fu così che dal Fundus Mauricius si passò, dopo diversi secoli, a Torre Maura.
LE STRADE DEDICATE AI VOLATILI
Quando nel 1935 vennero istituite le prime strade di questa zona il Governatorato di Roma (nome del Comune durante il fascismo) decise di dedicarle a diversi uccelli, forse complice il fatto che si trovava praticamente in piena campagna. Vennero così istituite via dei Colombi, via dei Fagiani, via dello Sparviero e diverse altre a cui, nel 1979, si aggiunse via dei Codirossoni.
CASA CALDA
Sempre a Torre Maura, al fianco dei nomi delle strade dedicate ai volatili, è presente un altro nome molto singolare per una strada: via dei Ruderi di Casa Calda. A Roma sono tanti i nomi singolari di strade, e forse questo quasi stona rispetto ad altri, ma è comunque un toponimo che rimane impresso. Ma cosa era questa “casa calda”? Gli studiosi, a riguardo, non hanno tutti lo stesso parere. Alcuni hanno parlato di un impianto termale di epoca romana, ma non sembrano esistere testimonianze di una sua esistenza da queste parti. Altri, invece, hanno parlato di un fundus Caldariola, una tenuta altomedievale, ma è stato notato che potrebbe corrispondere alla vicina località di Carcaricola. Un’altra possibilità è invece che fosse un terreno di proprietà del console Caio Celio Caldo, che lo avrebbe posseduto nel 94 avanti Cristo. Da qualsiasi cosa derivi, i “ruderi” che danno il nome alla strada fanno riferimento a un casale medievale costruito nell’area che portava questo nome.
DAL 2014 È ANCHE UNA STAZIONE DELLA METRO C
Molti sono concordi sul fatto che le tre linee della metropolitana di Roma siano insufficienti per un territorio così vasto. Vero o falso, non tutti i quartieri hanno una propria fermata di riferimento, e meno ancora ne hanno una che porta il proprio nome. Torre Maura, però, è tra i quartieri che possono vantare questo privilegio: quando nel 2014 è stata inaugurata la linea C della metropolitana di Roma, una fermata è stata chiamata “Torre Maura”. Per evitare la classica confusione con la vicina Torre Spaccata, la stazione si trova lungo la Casilina al confine tra le due zone.