I Giochi olimpici di Tokyo 2020 hanno visto il battesimo di quattro nuove discipline nel paniere sportivo più importante del mondo: Arrampicata, Karate, Skateboard e Surf. Una novità dettata dal sempre crescente interesse del Comitato Olimpico per i cosiddetti ‘sport giovanili’.
L’Arrampicata sportiva consiste nello scalare una parete a mani nude su un tracciato predisposto chiamato “via”, in cui sono presenti delle “prese” grazie alle quali gli atleti possono salire.
A Tokyo gli scalatori hanno partecipato a tre prove in una gara Combinata (ovvero una competizione in cui si alternano diverse discipline): “Arrampicata Lead” (salita su parete con difficoltà crescente), “Arrampicata Boulder” (vie più basse per prove brevi ed intense), “Arrampicata Speed” (prova di velocità su una via di difficoltà medio-basso). La somma dei tre punteggi ha dato il vincitore: lo scalatore spagnolo Alberto Ginés Lopez.
Il Karate, antica arte marziale giapponese, ha fatto il suo debutto a Tokyo unendosi a Judo, Taekwondo e Lotta greco-romana, con le due discipline “Kumite” e “Kata”. La prima consiste in combattimenti da 180 secondi tra due concorrenti di pari peso, in un’area di 8 metri per 8, ad ogni colpo sferrato viene assegnato un punteggio. Il “Kata” è una disciplina individuale dove l’atleta si cimenta in una serie di movimenti offensivi e difensivi contro un avversario immaginario e viene valutato – sempre con un sistema articolato a punti – su forza, velocità, ritmo, equilibrio e potenza. E’ stato il trentatreenne Luigi Busà a vincere la medaglia d’oro, regalando all’Italia la sua 37esima vittoria dell’anno.
Lo Skateboard, nato tra le strade della California, negli Stati Uniti, è uno sport praticato su una tavola a rotelle e finora è sempre stato relegato a concorsi di nicchia, considerati ‘minori’. Con il suo debutto ai Giochi Olimpici è stato consacrato tra gli sport ‘maggiori’ con due discipline: “Strada” e “Parco”. La gara denominata “Strada” ha visto gli atleti percorrere una via rettilinea sulla quale erano disseminate scale, rampe, rotaie che gli skaters hanno sfruttato per fare i loro tricks, ovvero le manovre con la tavola. Nella gara “Parco” i giocatori hanno sfrecciato in una grande conca formata da curve e salite, grazie alle quali l’atleta poteva prendere velocità ed eseguire i tricks. In entrambe le discipline sono state valutate la difficoltà delle evoluzioni con la tavola, l’originalità e la velocità di esecuzione. Vincitore per questa prima edizione è stato il giapponese Nishiya Momiji.
Il Surf è uno sport acquatico che si svolge in mare, gli atleti cercano di cavalcare le onde restando in piedi su una tavola e vengono valutati in base alla difficoltà delle manovre che eseguono. Punteggi più alti vengono assegnati ai surfisti che riescono a domare le onde più grandi. Le sessioni sono di 20-25 minuti, a seconda della qualità delle onde e a rendere tutto più difficile è il fatto che ogni onda può essere cavalcata da un solo uomo. A guadagnarsi il podio è stato il brasiliano Italo Ferreira.
Questi quattro sport hanno aperto nuove prospettive per la competizione mondiale, ma non tutti saranno presenti alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Il Karate, ad esempio, non ci sarà. Il Comitato Olimpico Francese ha preferito inserire al suo posto, nel programma degli eventi, la Danza Sportiva (breakdance). Tra le nuove proposte di inserimento non ancora confermate, invece, spicca la Giostra Antica (quella con i cavalli, le armature e le lance), un disciplina gli appassionati old style, che ha già suscitato reazioni contrastanti per l’utilizzo di animali. Non resta che aspettare… e tifare.
Lascia un commento