Il cinese è il sistema di scrittura più antico al mondo utilizzato ancora oggi. Le prime testimonianze risalgono al 1600 a.C. su reperti ossei incisi usati per la divinazione: gli indovini rappresentavano con simboli e disegni la domanda per la quale si chiedeva una risposta all’oracolo; questi segni diedero vita agli attuali ideogrammi e pittogrammi.
Un altro primato della scrittura dell’Impero di Mezzo (Cina) è quello di essere considerata il sistema di scrittura più difficile al mondo, o almeno lo era fino al 1956 quando, per diminuire il tasso di analfabetismo della popolazione, i caratteri cinesi furono semplificati da Mao Zedong attraverso la riduzione del numero di tratti. Al giorno d’oggi esistono due tipi di caratteri: il cinese semplificato usato nella Repubblica Popolare Cinese e il cinese tradizionale usato ad Hong Kong e Taiwan.
La scrittura cinese non ha un alfabeto, è un sistema basato su caratteri, spesso chiamati per errore ideogrammi, e per il 3% circa su ideogrammi: ad ogni carattere corrisponde un significato, un concetto o una cosa. Perché si chiamano proprio caratteri e non ideogrammi? Il termine ideogramma indica “un segno che rappresenta un’idea”, quindi non è la definizione corretta per tutti i segni della scrittura cinese che quotidianamente vengono utilizzati.
Una persona, per leggere e comunicare fluentemente, ha bisogno di conoscere dai 2500 ai 5000 caratteri (quelli che bisogna possedere alla fine dei nove anni obbligatori di istruzione). Per scrivere una parola cinese è sufficiente un solo carattere, anche se nel cinese moderno la maggior parte delle parole sono composte da due caratteri.
La scrittura cinese è un insieme ordinato di tratti che ha un significato fisso e una pronuncia associata a un tono, è dunque una lingua tonale e quindi il significato di ogni parola cambia a seconda del tono con cui viene pronunciata. Nella nazione si possono trovare tantissimi dialetti e linguaggi: i caratteri sono gli stessi – dal mandarino al cantonese – a cambiare è soltanto la pronuncia.
Ogni carattere è composto da un numero preciso di tratti che vanno tracciati seguendo un ordine prefissato, per facilitarne la memorizzazione: dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra. Nonostante l’apparente difficoltà di un sistema linguistico così differente da quello occidentale, la scrittura cinese appassiona sempre di più i giovani europei e risulta così essere la lingua più parlata e studiata al mondo.
Fascino di questa scrittura dalle antiche origini è la calligrafia cinese: una forma d’arte e cultura che l’UNESCO ha inserito tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
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