”La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme” – Ezio Bosso
“Faites de la musique!”, “Fate della musica!”. Con questo slogan nasce il 21 giugno del 1982 la prima Festa della Musica in Francia. Balconi, piazze, giardini, vie, ogni luogo è stato invaso da un’esplosione di musica e colori.
Fù l’allora Ministro della Cultura francese Jack Lang, a lanciare l’iniziativa: per mezz’ora chiunque avesse voluto, avrebbe potuto suonare la propria musica. L’idea nacque da Maurice Fleuret, critico musicale e neo direttore della Danza al Ministero della Cultura francese. L’iniziativa sarebbe stata l’occasione per ogni musicista, anche dilettante, di esprimersi; ogni genere musicale avrebbe avuto il suo palcoscenico, senza più gerarchia né classificazioni. Molti detrattori erano convinti che sarebbe stato un fiasco: invece la Festa della Musica si rivelò subito un successo eccezionale, con oltre diciotto mila manifestazioni sonore, circa cinque milioni di musicisti e oltre dieci milioni di spettatori nella sola Francia.
Dal 1985 la Festa della Musica divenne un vero e proprio fenomeno europeo, fino ad espandersi in tutto il mondo. Alcuni elementi iniziali sono rimasti invariati nel tempo: la data è sempre il 21 giugno giorno del Solstizio d’Estate, la manifestazione è gratuita sia per il pubblico, che per gli artisti che si esibiscono. La Festa della Musica vuole essere una celebrazione della musica dal vivo, vuole realizzare la parola insieme che troviamo nella citazione del Maestro Ezio Bosso.
La “Carta dei Principi di Budapest”, siglata nel novembre del 1997, è un documento ufficiale formalizzato da rappresentanti istituzionali e non, di diverse nazioni europee, che si sono incontrati per delineare le principali caratteristiche della Festa in ogni nazione. I punti principali della Carta sono: la volontà di incentivare una migliore conoscenza delle realtà artistiche dei Paesi, di sviluppare scambi musicali tra i Paesi dell’Unione Europea e di coinvolgere tutti i Paesi del mondo.
La Festa della Musica con il titolo: “La Musica non ha confini!”, si è svolta anche nel 2020 durante il periodo della Pandemia e dell’emergenza sanitaria. L’evento è stato un prezioso segnale di resilienza e tenacia, di apertura alla nuova forma di socializzazione che le regole richiedevano.
La città di Roma nel 2020 ha dedicato la Festa della Musica al Maestro Ezio Bosso e ha invitato musicisti, appassionati, professionisti, amatori a festeggiare l’arrivo dell’estate suonando e cantando nelle proprie case, dalle finestre o dai balconi, dai giardini, dando spazio ai concerti digitali e alle soluzioni creative per favorire vicinanza e condivisione (https://www.artribune.com/arti-performative/musica/2020/06/festa-musica-2020-scala-milano-valle-templi-concerti/).
Nel 2022 ci troviamo di fronte agli esiti che le chiusure e i limiti imposti dall’emergenza sanitaria hanno comportato.
Riteniamo che più degli anni precedenti, quest’anno l’evento abbia la portata storica di un richiamo alla presenza, allo scambio, alla condivisione. Oggi la vicinanza è possibile, i concerti possono essere veri concerti dal vivo.
La Festa della Musica torna ad essere una festa dove poter cantare, danzare, emozionarsi e celebrare la vita insieme!