Il racconto del libraio
L’evoluzione della libreria Guidi dal 1958, la prima Bottega storica di Torre Maura, narrata da uno dei suoi protagonisti.
L’Argonauta di questo numero, dedicato ai 100 anni di Torre Maura, è Giocondo Micaloni, detto Dino. Nel quartiere è conosciuto da tutti perché nel 1958 i suoi genitori aprirono la prima cartolibreria della zona in via dell’Airone (ad oggi ancora l’unica a vendere libri di testo a generazioni di torremauresi); grazie alla passione dei suoi figli, Marina e Claudio la libreria è diventata nell’ultimo periodo anche un negozio specializzato in Belle Arti. Una vera azienda familiare sorretta dall’impegno di tre generazioni, che ha portato il negozio a ricevere quest’anno, dal Sindaco di Roma, l’onorificenza di ‘Bottega storica’, la prima della periferia est della Capitale. Il racconto del sig. Micaloni è uno spaccato di vita di una borgata che è cresciuta nel tempo senza mai perdere la sua identità, fino ai giorni della pandemia, in cui Dino e i figli hanno deciso di regalare a tutti gli abitanti del quartiere un tubetto di colla, un gesto simbolico accompagnato da un biglietto con questa scritta: “All’interno del pacco che vi abbiamo consegnato troverete un piccolo omaggio, un tubetto di colla a rappresentare il collante che in questo momento tiene unita l’Italia”.

Il sig. Micaloni ci racconta:
“Sono venuto ad abitare a Torre Maura nel 1949, ho frequentato le scuole presso l’Istituto delle suore in via dei Colombi. Mio padre gestiva all’epoca, un negozio di alimentari nel quartiere, l’attività era intestata a mia madre: la signora Guidi è lei, Marcella Guidi. Appena finita la guerra i miei genitori hanno deciso di aprire una cartolibreria; la prima si trovava in via dei Colombi n.4: un piccolo negozio di circa 12 mq. Dopo qualche anno si sono spostati in un locale più ampio, investendo nella qualità dei prodotti e nell’accoglienza dell’arredamento; si tratta del locale dove siamo ora.
La cartolibreria si è ingrandita principalmente negli anni ’90, e abbiamo continuato ad aggiornarla, con l’idea di farla crescere sempre di più. Tra varie avventure ci troviamo ai giorni d’oggi e la cartolibreria è passata in gestione alla terza generazione: mia madre ha aperto la cartolibreria nel ’58, io l’ho presa in gestione nel ’83, mentre i miei figli hanno acquisito l’attività nel 2018. I ragazzi hanno più familiarità con l’informatica e hanno cambiato tutto il sistema di lavoro che fino a quando c’ero io si basava sull’utilizzo di carta e penna. La gestione ora è tutta digitale, informatizzata, al passo con i tempi e con uno sguardo sempre attento all’alta qualità dei prodotti che proponiamo. Abbiamo avuto l’onore di essere riconosciuti dal Comune di Roma come Bottega Storica. Se ne è occupato mio figlio, catalogando sia gli spazi che le forniture, rimaste invariate da decenni, e fornendo la documentazione al Comune. Siamo diventati così la prima bottega storica fuori dal centro storico di Roma e l’unica del VI Municipio. E’ stata una bella soddisfazione!
Negli ultimi anni il negozio ha avuto un’ulteriore evoluzione grazie ai miei figli – Marina e Claudio – quest’ultimo soprattutto ha trasferito qui la sua passione per le Belle Arti. L’arte figurativa è sempre stato il suo interesse, e anche se si dichiara poco capace a disegnare, è stato molto attento a proporre sul mercato prodotti di qualità per gli artisti che visitano il negozio.
E’ stata una buona scelta anche dal punto di vista commerciale, perché un libro lo si può acquistare online, mentre un prodotto artistico ha bisogno di essere provato e scelto tra le varie alternative presenti sul mercato. Ora aspettiamo la quarta generazione e vediamo come cambieremo ancora”.
